Per uno come me, che in carriera ha compilato e letto migliaia di tabelle, è assolutamente difficile dire cosa per me è stata ed è la statistica. Fossi un esperto della disciplina troverei tanti spunti di autonoma definizione; ma io l'ho utilizzata nel modo più strumentale, forse più irrispettoso possibile, nel senso che mi è servita essenzialmente per sviluppare ipotesi di interpretazione della realtà, che magari avevo messo a fuoco con metodi non quantitativi (sono un grande frequentatore delle ricerche di campo e delle indagini territoriali, quelle dove bisogna "annusare" fenomeni e comportamenti ancora non codificabili). Del resto mi resta dentro la frase con cui Pasquale Saraceno e Alessandro Molinari (che pure era stato a lungo direttore dell'ISTAT) mi hanno catechizzato nelle mie prime settimane di lavoro alla SVIMEZ: "si ricordi sempre che prima di fare una tabella bisogna avere un'idea su come costruirla, in modo che essa dica qualcosa; perché se in una tabella non ci ha messo un'idea di interpretazione, essa non dirà nulla".
Giuseppe De Rita - Sociologo e Presidente Censis in occasione della Giornata Italiana della Statistica 20-10-2011